L’utilizzo dei font è uno di quegli argomenti sempre “caldi” all’interno dell’universo del self-publishing, e recentemente molti autori mi hanno scritto chiedendomi di fare un po’ di chiarezza sull’argomento. Soprattutto, oltre alle questioni tecniche relative alla progettazione del libro, una domanda ricorrente è la seguente: come usare legalmente i font? Quei caratteri scaricati da download liberi possono essere utilizzati nel proprio libro o copertina oppure c’è un copyright da rispettare? Sono interrogativi ancor più evidenziati in questa fase dell’era digitale. Rispetto al passato, nel mentre che gli autori stanno producendo i loro libri, già un ulteriore sviluppo è stato raggiunto. Ad ogni modo, la questione ruota tutta intorno alla tematica dei diritti d’autore. Per i progettisti di font la situazione è forse anche più critica rispetto a quella degli autori di libri, principalmente per due motivi: il primo è che tempo e risorse per creare un font sono paragonabili a quelle utilizzate per scrivere un libro. Ci vogliono centinaia di ore, più in generale almeno un anno per la progettazione di un carattere e inoltre la progettazione di un font può significare la creazione di un insieme di caratteri con diverse versioni: normale, corsivo, grassetto, Bold Italic ecc. Posso dire tranquillamente che un progettista di font può facilmente investire grandi parti della sua vita lavorativa per la progettazione di un carattere. Il secondo motivo, che rappresenta un aggravante, è che il mercato della vendita dei font è molto più piccolo rispetto a quello dei libri.
Libro
Come Impaginare Un Libro: 5 Errori di Impaginazione Spiegati (Bene)
Progettare un libro autonomamente è un lavoro duro: c’è da capire un sacco di cose, e spesso le ricerche su internet possono rivelarsi non sempre utili e funzionali al tuo lavoro. Capita che molte persone mi chiedano da cosa si può riconoscere se un libro è stato progettato da un dilettante o da un professionista del graphic design. Alcuni mi dicono anche: “Beh, ma dopotutto è solo un libro no? Book design? E a che servirebbe? E cosa c’è da progettare, a parte mettere i numeri alle pagine?”. A quel punto non posso che rispondere: “Ehm, veramente no in realtà”. Gli errori nella formattazione del testo hanno un effetto sia su lettori che acquirenti, ricordatelo! Sono i piccoli dettagli che non si notano – ma a noi progettisti non sfugge nulla – a fare la differenza (oltre al contenuto stesso del libro, ma questo è ovvio): perciò avere un ottimo design tipografico è fondamentale per ottenere un testo pulito e ordinato. Molti di noi hanno avuto in mano dei libri ancora prima di leggerli, siamo letteralmente cresciuti con l’odore della carta stampata. Diventano così oggetti familiari, facenti parte della nostra vita quotidiana, e quando li leggiamo non ci sembra immaginabile la complessità che sta dietro alla loro impaginazione. Ci si scontra con essa solo quando siamo noi stessi a volerne creare uno. Se ci si mette all’opera totalmente impreparati ci troveremo di fronte ad una situazione opprimente: come disporre le pagine? Quali font utilizzare? Ma non solo: un sacco di altri dettagli importanti possono cominciare a sopraffarci.
5 font che puoi usare per il corpo del tuo libro
La progettazione di un libro è una fase fondamentale per la buona riuscita dello stesso: essa inizia fondamentalmente con la tipografia, e la decisione tipografica più importante durante questo delicato momento è scegliere il font del testo. Questa decisione è fondamentale, in quanto da essa dipenderà la leggibilità del libro e la buona comunicazione del messaggio dell’autore. E sarà sempre il carattere a rendere un libro più o meno “stiloso”, un altro elemento da non sottovalutare e che i lettori (soprattutto quelli un po’ più esigenti) tengono in considerazione. Alcuni font si prestano ad essere fatti apposta per questo intento, mentre altri che magari sono ottimi per brochure, biglietti da visita o cartelloni pubblicitari, rendono un libro assolutamente illeggibile. Immaginatevi centomila parole scritte con un carattere inadatto: la scelta del font deve essere ponderata nei minimi dettagli.
Come Fare Un Libro: Gli Elementi Fondamentali
Le pagine del libro, soprattutto nelle prime fasi della progettazione e costruzione del tuo progetto, ne costituiscono la colonna portante in quanto contengono elementi strutturali di base che devono essere costruite su fondamenta forti. E’ grazie ad esse che si realizza la funzione di trasmettere informazioni da parte dell’autore nei confronti del lettore, ma anche quella eventualmente di “ornare” il libro.
Questa struttura di base è la parte più importante della progettazione della pagina e in generale dei libri: dal momento che si dovrà probabilmente realizzare centinaia di pagine che esprimono questa architettura, vale la pena di fare bene questo lavoro.
Strumenti per migliorare la propria scrittura: quali sono i migliori?
Utilizzare alcuni tools per “pulire” il proprio testo offre grandi vantaggi: nella nostra guida vediamo quali sono e come si usano.
Approcciarsi al self editing di un testo scritto di proprio pugno è una di quelle operazioni che un autore deve fare con estrema pazienza: si parla di migliorare la propria scrittura, non una passeggiata. Esistono molti modi per cercare di aumentare la qualità dei vostri progetti: si può lasciar perdere per qualche mese un testo su cui ci si era impantanati e poi riprenderlo con nuove prospettive, oppure se sei già a buon punto è bene cercare di ottenere qualche feedback da lettori “di fiducia”. Eventualmente si può anche decidere di assumere un editor che vada a valutare la vostra prima stesura e dia qualche consiglio per migliorare il tutto, oppure servirsi di alcuni strumenti di editing da applicare al testo. Fermo restando che sotto molti punti di vista avere un rapporto collaborativo con un editore è la soluzione migliore in molti casi, proviamo a dare uno sguardo a ciascuno di questi metodi di self editing analizzandoli singolarmente.
Pubblicare Un Libro: Come trovare il tuo editore?
Per riuscire a scovare la persona che fa per te serve molta pazienza: diamo alcune linee guida per facilitare la ricerca.
Stai affrontando un progetto di scrittura e hai necessità di trovare un buon editore: come fare? Partiamo da un presupposto: la ricerca di un editore non è affatto facile. Se poi lo cerchiamo gratis, allora diventa ancora più difficile. Il mondo dell’editoria è una giungla intricatissima: è complicato capire come muoversi, se ti stai affidando alla persona giusta o se stai firmando il contratto più vantaggioso. Nel nostro articolo ci soffermeremo più sul rapporto scrittore – editore, sia dal punto di vista professionale che personale. Vediamo dunque le nostre linee guida per affrontare insieme a questa figura un progetto editoriale.
Come usare (legalmente) le citazioni nel tuo libro
Per usare le citazioni è necessario attenersi alle regole sul copyright: vediamo insieme come affrontare questo delicato argomento
Nel corso della nostra vita ci siamo certamente imbattuti in citazioni che ci hanno colpito per la loro profondità, oppure perché erano semplicemente molto divertenti. Ci hanno dato ispirazione, tanto che abbiamo deciso di scrivere un libro riportando quelle che ci hanno maggiormente segnato. In alcuni casi questa operazione ha un fine lodevole, cioè quello di condividere con i lettori un certo stato d’animo attraverso l’uso di questo strumento letterario. Talvolta invece le motivazioni che sottendono alla scrittura di un libro di questo tipo sono quelle monetarie. La domanda che sorge spontanea è se sia legale pubblicare un libro dove siano presenti delle citazioni. Certo, utilizzare una breve citazione in un post su facebook è una cosa ben diversa da inserirne un tot all’interno di un libro o di un sito web: si tratta pur sempre del lavoro creativo di altre persone, perciò potremmo seriamente avere di conseguenza problemi legali d’ogni tipo. Dare i crediti agli scrittori originali non è sempre sufficiente a proteggerci da eventuali reclami, ma allora come usare legalmente le citazioni? Innanzitutto per ogni singola citazione è necessario determinare lo stato del copyright e si dovrebbe ottenere il permesso per riportarle sul nostro libro.
La correzione delle bozze: 7 consigli per affrontarla al meglio
Hai riletto il tuo libro prima di sottoporlo alla stampa o alla formattazione per l’e-reading? Se non l’hai fatto ti consigliamo caldamente di ripensarci: la correzione delle bozze è l’ultima fase del processo editoriale e il suo obiettivo è quello di catturare tutti quegli errori che scrittore, editore, book designer e addetto alla formattazione non hanno individuato. Arrivati a questo punto, in pratica a ridosso della pubblicazione, sorge una domanda spontanea: “Ci sono errori?”. Si, potrebbero essercene, nonostante magari ci sia stato dietro anche il lavoro di un copyeditor. Quest’ultimo avrà fatto benissimo il suo lavoro, per carità, ma nella maggior parte die casi non riuscirà a segnalare tutti gli errori presenti nel testo. E poi bisogna anche considerare un ulteriore fattore: ogni volta che una di quelle figure sopraccitate apre il file contenente il libro, può accadere una svista, un errore di battitura o semplicemente un tocco involontario della tastiera (specie se avete qualche grazioso animaletto che gironzola per la casa). Insomma, può capitare anche la svista. Pensiamo ad esempio anche solo al copincolla di una frase: un gesto semplicissimo, ma che può nascondere delle potenziali topiche, per cui magari non ci si accorge di aver dimenticato di copiare l’ultima parte della frase. Perciò eventuali errori che si verificano nel processo di progettazione potranno uscire indenni dalla fase di scrittura e formattazione del testo, nonostante la presenza di valide figure di riferimento.
Come Pubblicare Un Libro Di Successo: Guida Per Autori Indipendenti
Il mercato dell’editoria indipendente è stato totalmente stravolto negli ultimi 10 anni. Oggi non è raro per un agenzia, oppure un grafico freelance lavorare direttamente con un autore per aiutarlo nella pubblicazione di un libro.
Capita ormai sempre più di frequente ricevere domande come “Ho scritto un romanzo e sto cercando qualcuno che mi possa aiutare a progettarlo e pubblicarlo” oppure altre domande più specifiche come “Posso pubblicare da solo il mio libro?”.
Come Lavorare Velocemente Su Lunghi Progetti Con InDesign
InDesign possiede un sacco di funzionalità che permettono di aggirare con facilità le difficoltà provenienti da libri e lunghi documenti. Puoi aggiungere pagine bianche alla fine di ogni capitolo, aggiornare i capitoli ed i sommari automaticamente. Certo questo tipo di attività non ti permette sopratutto di risparmiare tempo, ma di evitare errori imbarazzanti.
Quando però inizierai a modificare tutta queste serie di funzioni, come il testo nei capitoli, aggiungere e togliere varie funzionalità agli stili, regolare i margini oppure aggiungere e rimuovere le immagini, noterai dei cambiamenti. La situazione potrebbe peggiorare quando hai diverse risorse esterne collegate tramite collegamenti, in questo caso le prestazioni del nostro amato programma potrebbero peggiorare drasticamente.
In questa guida voglio aiutarti a prendere in considerazioni una serie di tecniche che potrebbero aiutarti nella migliore gestione dei lunghi documenti su InDesign.