Quale programma dovresti usare per fare un depliant? Illustrator oppure InDesign. Ci sono dei ruoli prestabiliti?
In questa live in diretta sul mio gruppo Facebook InDesign Startup ho risposto ad alcune domande ricevute. Qui su questo blog (nella sezione “Chiedilo a Marco”), via email, via Instagram Direct, via Messenger, YouTube, ovunque.
Qui di seguito il link diretto a tutte le risposte.
Rispondo a questo e a tutte le altre domande qui sotto:
- Un architetto può usare InDesign? 1:16
- Meglio Xpress oppure InDesign? 4:29
- InDesign mi fa vedere l’anteprima, nel momento in cui attacco diventa un rettangolo o quadrato grigio con una “x”. 7:07
- Depliant con ILLUSTRATOR? 7:23
- Quale corso per imparare a usare InDesign? 12:40
- Quale corso per impaginare un libro con InDesign? 16:53
- Copertina libro InDesign? 17:55
- Cosa sono gli stili GREP? 18:13
- Aggiungere lingue InDesign? 19:43
- Come si crea il nuovo documento libro? 21:09
- Auto pubblicazione di un libro? 22:54
Un architetto può usare InDesign?
Con mia grande sorpresa una 10 di anni fa ho scoperto che InDesign era un programma molto ambito da gli architetti. L’ho scoperto perché continuando a pubblicare le mie guide e video tra blog e YouTube sempre più archittetti si sono avvicinati chiedendomi informazioni.
Li per li ho sempre pensato che InDesign fosse un programma dedicato alla progettazione di libri, riviste e cose di questo tipo. Ma è proprio questo la cosa fantastica. Essendo un programma di impaginazione ti aiuta e serve per impaginare. Senza paradigmi.
Ecco quindi alcuni spunti se sei un architetto e vuoi impaginare con InDesign. Differentemente da Photoshop ed Illustrator è molto utile quando devi gestire diverse pagine anche di grandi dimensioni come in portfolio e progetti.
- Direi indispensabile. Non sono un architetto ma ho avuto modo di parlarci. Ma poi potete vedere voi stessi. Creare la propria grafica, aggiustarla in Photoshop e poi piazzarla su InDesign è più semplice. I file saranno linkati e non inseriti all’interno questo ti permetterà di avere un file di dimensioni di molto minori. Stressando il tuo computer molto meno di quanto non faresti con Photoshop o illustrator. Inoltre proprio in virtù di questi collegamenti immagina di dover aggiungere un’ombra al tuo file di Photoshop. Lo potrai aprire direttamente da InDesign, editarlo su Photoshop, salvarlo e quindi ti basterà aggiornare i link.
- Per presentare i tuoi progetti. Per lo stesso motivo che ho detto prima pui aggiornare facilmente i tuoi file quando aggiorni i progetti. Le pagine mastro poi ti aiutano a tenere ordine con facilità. Infatti sarà li che dovrai posizionare i tuoi numeri di pagina.
- Infine il testo ovviamente. Immagina tutte le tue 30 40 pagine di presentazione. Con in ogni pagina la tua spiegazione. Ecco, ad un tratto devi cambiare qualche cosa. Lo stile del carattere. Con gli stili di paragrafo o di carattere puoi fare tutto questo.
Meglio Xpress oppure InDesign?
Credo di non essere la persona più adatta per rispondere a questa domanda in quanto ho usato per troppo poco xPress. Anche se a quanto mi dicono recentemente sia molto migliorato.
Quello che posso dirti ed il motivo per cui, per adesso Adobe, con tutti i suoi programmi vince, con tutte le sue problematiche, è la community.
È il motivo per cui nonostante i nuovi prodotti, i continuo ad usare programmi adobe.
È il motivo per cui adobe, non appena nasce mezzo programma che sembra prendere campo a livello di utenza, senza paura lo compra.
Fino a quando non esiterà un alternativa valida a livello di ecosistema, di famiglia e di community globale così vasta per ogni aspetto. Dal graphic design al video editing non ci sarà storia.
Per me questo vale. Per me, questo importa. E come azienda ha un ruolo cruciale. La formazione futura e la risoluzione dei problemi è più fluida e veloce.
Per fare un paragone potremmo farlo con le automobili.
Supponiamo che domani venga prodotta l’auto migliore di tutti i tempi. Non c’è storia su nulla, prezzo, caratteristiche, design. Tutto punta nel verso giusto.
Tranne che… è un nuovo brand. Quando c’è un problema dove trovo i pezzi, e le officine specializzate? Quelle certificate. In sintesi. Tutto bello, noi acquistiamo Illustrator, InDesign o che per l’ecosistema.
Perché sappiamo che quando avremo un problema, sapremo di stare usando il programma numero, il programma che viene usato di più al mondo.
InDesign mi fa vedere l’anteprima, nel momento in cui attacco diventa un rettangolo o quadrato grigio con una “x”
È un problema di visualizzazione Paola, lo risolvi andando su Visualizza> Prestazioni Visualizzazione> Tipica.
Depliant con ILLUSTRATOR?
Quando non devi usare Illustrator e Photoshop
Lo dico chiaramente: se impagini cataloghi, riviste o tutto quello che non comprende il disegno, su Illustrator o Photoshop, stai sbagliando tutto e ti stai facendo del male.
Chiaro, fisicamente non senti dolore, ma togli un sacco ti tempo al resto della tua vita.
Francamente non capisco il motivo.
Quindi, puoi migliorare a partire da oggi, faticando e mettendoti a lavorare su qualcosa che hai totalmente ignorato fino ad oggi.
#1 – NON PUOI GESTIRE LE PAGINE, al massimo le tavole. Solo questo dovrebbe rendere l’idea. Tavole>disegno. Pagine>impaginato. Uhm?
#2 – MA QUALE GRIGLIA? Per quanto tu ti possa applicare con Illustrator fai una fatica che non puoi neanche immaginare. Su InDesign puoi gestire il testo in griglia permettendo al tuo impaginato di essere elastico (per le modifiche del cliente) e preciso. Cosa fai copi e incolli il testo nella stessa posizione su 37 tavole diverse???
#3 – GESTIONE DEL TESTO: non c’è storia, InDesign ti permette di rendere tutto molto più automatico.
Prendi per esempio i biglietti da visita. Che sono la cosa più semplice del mondo. Sono sicuro che molti di voi preferiscono Illustrator. Ma… è sbagliato.
Il biglietto da visita, in quanto tale, è un “template”, dove gli elementi grafici sono comuni (disegnati su Illustrator), ma cambiano solo e soltanto gli elementi di testo rispettando la gerarchia di “famiglia”, che impaginerai su InDesign.
Ora puoi fare 25 tavole (a mano) per 25 biglietti da visita diversi?
Ignorando completamente il fatto che InDesign i biglietti da visita te li fa praticamente da solo senza errori?
Perché fai tu la macchina? CAZZO, hai un computer davanti, super pagato! Usalo!
#4 – STILI: Gli stili di paragrafo, quando impari a usarli non puoi più farne a meno.
Con un solo clic, puoi applicare tutti gli stili ad un brando di centinaia di pagine. Editando lo stile, inoltre puoi modificare il modo con cui hai impaginato il testo, contemporaneamente, su tutte le centinaia di pagine.
#5 – LINEE DI BASE: una cosa che qualcuno non conosce ma molto importante per gestire l’allineamento del testo tra una pagine e l’altra.
Come puoi farlo su Illustrator o Photoshop? Come pretendi di allineare il testo da una pagina all’altra?
Non puoi mettere sul mercato un prodotto che ha le linee di pagina di sx più in basso delle linee di pagina di dx…
BONUS: InDesign ti fa da contenitore, non stressa la macchina che stai usando e la velocità di lavoro è migliore.
Quale corso per imparare a usare InDesign?
Allora Nicola, senza troppi giri di parole devi acquistare InDesign Startup. E probabilmente anche tutti i futuri corsi che creerò. Anzi fai prima a darmi un obolo mensile. Decidiamo quanto così siamo a posto.
Scherzi a parte.
Ti racconto questa storia qui che tra l’altro c’è scritta anche sulla pagina di vendita di InDesign Startup. Che secondo me ti fa capire molto bene i motivi che dovrebbero spingerti ad acquistare.
Qualche tempo fa sono andato in visita in uno studio grafico di Torino. Mi piace andarci di tanto in tanto. Li trovo amici che sfornano ogni giorno delle vere gemme. Ma quel giorno qualcosa mi lasciò letteralmente senza parole. Ecco che cosa successe.
Stavo osservando questa ragazza, concentrata nell’impaginazione di una rivista. Fin qui, nulla di nuovo, mi dirai. Ebbene, scoprii che proprio lei era concentrata nella realizzazione di quella rivista ogni singolo giorno. Tutti i giorni, tutti i mesi dell’anno.
Pensai che il lavoro fosse molto ingente, ma non era così. Quando mi misi ad osservare meglio il suo lavoro scoprii la verità.
Non c’era alcun metodo, struttura ed organizzazione.
Bada bene, il progetto era molto bello.
E così invece di lavorare 4 ore, la povera ragazza ne lavorava 40.
Ma mancava di strategia. Quella strategia necessaria per gestire tutte le modifiche che intercorrono nella progettazione.
E così invece di lavorare 4 ore, la povera ragazza ne lavorava 40.
Nessuno in studio era in grado fornirle un metodo di lavoro. E lei non poteva certo inventarselo.
Ecco sta tutto qui.
Su InDesign Startup c’è tutto quello che ti serve perché:
- Acquisisci fin da subito un metodo di lavoro, serio, scalabile ed affidabile. Mi spiego nei miei corsi mai e poi mai mi focalizzo sull’ultima feature del programma. Non me ne può fregare di meno. Anzi. Quello che voglio trasmetterti non è farti vedere come funziona il programma. Ma trasmetterti un metodo di lavoro. Che fa tutta la differenza di questo mondo.
- A differenza di un corso da vivo che oggi c’è e domani no perché e finito. A differenza di un corso universitario che deve trasmetterti così tante nozioni che per forza di cose si perde qualcosa per strada. Qui non ti perdi niente. Per due motivi:
a) perché c’è tutto quello che devi sapere, ci sono quasi 100 lezioni per cui fai te.
b) perché te le guardi quando vuoi e se hai bisogno qui c’è un gruppo e poi ci sono io per cui. Stai in una botte di ferooo.
Quale corso per impaginare un libro con InDesign?
Sto lavorando ad un nuovo corso, che ti aiuterà proprio nella produzione editoriale. L’intento è quello di trasmettere tutte le competenze necessarie per fare “cose” su InDesign. Quello su cui mi focalizzerò sarò la produzione editoriale di libri e riviste. Quindi avrai un pacchetto chiavi in mano che ti permetta di produrre come un professionista.
Come realizzare la copertina libro InDesign?
La progettazione della copertina si fa su InDesign su di un file a parte. Calcolando in funzione delle pagine che hai e della grammatura della carta il dorso. E lo fai tutto li. Ovviamente sul mio nuovo corso si parlerà lungamente di questo. Quindi secondo me se avrete un po’ di pazienza riuscirete ad accrescere anche queste competenze qui.
Cosa sono gli stili GREP?
Gli stili grep sono dei pattern, particolari funzioni, che puoi trovare all’interno degli stili di paragrafo di InDesign. Tramite questi puoi richiamare degli stili di carattere, di modo da applicare particolari “cose” al tuo testo. Facciamo pero un esempio.
Supponi di dover applicare il colore rosso a tutte le parole “cinzia” in un testo. InDesign fa la ricerca per te e applica quindi il colore rosso solo alla parola “cinzia”. Ovviamente puoi fare ricerche e molto altro. Questo era solo per spiegarti il funzionamento.
Aggiungere lingue InDesign?
Questa è una cosa complessa ma non puoi molto. Ti basti sapere che i livelli sono progettati per questo crei un livello testo contenente l’italiano, un altro per l’inglese, poi il france. Tieni presente che la base degli stili di paragrafo può essere la stessa. Ma dovrà variare un po’, in quanto cose come la sillabazione sono molto diverse, chiaramente tra una lingua ed un’altra. Per ad ogni modo fatto questo in fase di esportazione attiverai il livello lingua che ti interessa e potrai esportare il relativo testo.
Chiaramente il modo con cui abbiamo impaginato fa tutta la differenza del mondo. Quindi il consiglio è sempre quello di avere metodo. Seguire i tutorial che ho pubblicato fino a questo momento può essere un buon punto di partenza per impostare il nuovo documento.
Ovviamente se dovete passare da una lingua come la nostra all’arabo è consigliabile fare proprio un altro documento. Io non ho mai impaginato per produzione di questo tipo però a occhio è croce, vista la diversità, non vedo altra strada.
Come si crea il nuovo documento libro?
Nuovo documento> libro. Qui trovi un mio video in merito.
Auto pubblicazione di un libro?
La verità è che oramai l’auto pubblicazione sembra essere la strada più reddittizia e tra l’altro anche più giusto ed equa. Il mercato dell’editoria è cambiato molto negli anni.
Se prima il ruolo dell’editore era quello di ricercare nuove penne, nuovi talenti, nuove storie. Fare una critica e scegliere ed investire oggi non è più così.
L’editore è rimasto scottato dai magazzini pieni del passato e questo lavoro non lo fa più. Seglie le strade più semplici e fa sempre meno investimenti.
Da quello che il pubblico vuole, dimenticandosi del ruolo educativo che ricopre. Come farebbe un venditore qualunque.
Ma la verità che ora come ora fa anche di peggio. Preleva dai vari iscritti ai concorsi letterari vari autori “emergenti” e gli propone la pubblicazione del libro. A spese dello scrittore. Si parla di una cifra che varia dai 500 ed i 1000€. Il giusto per coprire spese di stampa, progettazione ed amministrazione. Investimento dell’editore pari allo zero.
Tutto a carico dell’autore che sottoscrive un vincolo di edizione.
Ora, se devi pagare, avere vincoli. Fallo da te. C’è da ruscare, ma non regalerai i tuoi soldi a nessuno.
Se ancora non l’hai fatto ti invito ad accedere al mio corso gratuito InDesign Startup tramite il quale potrai mettere le basi al tuo modo di lavorare con InDesign. Ti invito inoltre ad iscriverti al mio gruppo Facebook e ad iscriverti al mio canale YouTube.