La progettazione di un libro è una fase fondamentale per la buona riuscita dello stesso: essa inizia fondamentalmente con la tipografia, e la decisione tipografica più importante durante questo delicato momento è scegliere il font del testo. Questa decisione è fondamentale, in quanto da essa dipenderà la leggibilità del libro e la buona comunicazione del messaggio dell’autore. E sarà sempre il carattere a rendere un libro più o meno “stiloso”, un altro elemento da non sottovalutare e che i lettori (soprattutto quelli un po’ più esigenti) tengono in considerazione. Alcuni font si prestano ad essere fatti apposta per questo intento, mentre altri che magari sono ottimi per brochure, biglietti da visita o cartelloni pubblicitari, rendono un libro assolutamente illeggibile. Immaginatevi centomila parole scritte con un carattere inadatto: la scelta del font deve essere ponderata nei minimi dettagli.
Come scegliere il font giusto?
Ma qual è il font più adatto al mio progetto? Ci siamo fatti molte volte questa domanda prima di partire definitivamente con il lavoro. E’ necessario però iniziare con una premessa: i cosiddetti font “di sistema” (Times New Roman e Arial tanto per intenderci) non sempre sono adatti alla scrittura del nostro libro. Il primo, pensate un po’, è stato progettato nel 1931 per essere appositamente utilizzato nelle pagine del Times e per migliorare la leggibilità del giornale. Si capisce perciò la differenza tra un quotidiano (che oltretutto la maggior parte delle persone sfoglia velocemente) e un libro di x pagine. Il secondo invece, probabilmente il più famoso e utilizzato font della storia della tipografia, non è però davvero adatto a migliorare la leggibilità del libro. Anzi, la sua totale mancanza di grazie (in inglese si dice “sans serif”) rende la lettura un’esperienza a tratti faticosa.
Nel web esistono tantissime tipologie di caratteri (grazie al lavoro di migliaia di nuovi type designers) e quindi c’è proprio l’imbarazzo della scelta. Scelta che però deve essere il più possibile ricercata e accurata.
Già qualche tempo fa avevamo fatto una lista di caratteri tra i più usati. Di seguito invece consigliamo cinque font (che sono ovviamente tra i nostri preferiti) che abbiamo usato recentemente per alcuni lavori e che ci sembrava doveroso segnalare: sono tutti gratuiti e si possono usare liberamente. Check it out!
- Gandhi Serif – Ideato per la Librerie Gandhi S.A. de C.V. (una catena di librerie messicane), questo tipo di font ha un aspetto oldstyle che si presta ottimamente a tutti i tipi di opere letterarie. Provalo a questo link https://www.fontsquirrel.com/fonts/gandhi-serif
- Alegreya – Progettato da Juan Pablo del Peral, Alegreya è stato inserito tra i 50 caratteri del decennio al concorso ATypI Letter2 nel settembre 2011. Stiamo parlando di un font originariamente previsto prettamente per la letteratura. Tra le sue caratteristiche possiamo notare come riesce a comunicare un ritmo dinamico e vario che rende più facile la lettura di testi lunghi. Inoltre, esso fornisce la freschezza alla attraverso un linguaggio tipografico contemporaneo. Probabilmente la sua caratteristica migliore è il sans serif di cui è fornito: il consiglio è quello di utilizzare Alegreys per il corpo di testo, mentre per le intestazioni e le barre laterali forse è meglio utilizzare la sua versione sans. E’ un font elegante, adatto anche ai primi libri un po’ più “impegnativi” destinati ai ragazzi. Ecco il link dove poterlo trovare: https://www.fontsquirrel.com/fonts/alegreya
- Fanwood – Progettato da Barry Schwartz, Fanwood è un font serif molto curato, con una chiara influenza dei caratteri roman e italici. Si tratta di un ottimo carattere, creato per un’esperienza di lettura gradevole. Da notare che il pacchetto di download comprende sia il Fanwood versione basic sia una variante chiamata Fanwood Text, che risulta leggermente più scuro e ridotto in contrasto. Quest’ultimo è l’ideale per aumentare la leggibilità su un Amazon Kindle 2. Lo si può utilizzare a questo link https://www.theleagueofmoveabletype.com/fanwood
- Crimson Text – Progettato da Sebastian Kosch, è in verità una famiglia di font creata per la produzione di libri che si inseriscono nella tradizione degli eleganti caratteri oldstyle. Ha molti piccoli accorgimenti come forme oldstyle, maiuscoletti, fleurons, caratteri matematici e altri ancora. Crimson Tex è ispirato al fantastico lavoro di persone come Jan Tschichold, Robert Slimbach e Jonathan Hoefler. Crimson è quel tipo di carattere cavallo di battaglia usato in diversi lavori. Un aspetto rilevante che è venuto fuori in alcune fasi di progettazione è che sono stati registrati alcuni problemi di spaziatura con la versione in grassetto di questo tipo di carattere, ma le versioni normali roman e italic funzionano molto bene e danno la possibilità di creare libri molto cathcy.) Ecco il link: https://www.fontsquirrel.com/fonts/crimson
- Rosarivo – Progettato da Pablo Ugerman, Rosarivo è un carattere studiato apposta per l’uso nella stampa tipografica. Si tratta di un elegante e lussuoso font tipografico che funziona particolarmente bene nel delicato disegno editoriale. Rispetto a un classico roman, si presenta con un colore più chiaro. Le sue caratteristiche includono serifs accuratamente progettati, ed è progettato per funzionare bene in testi lunghi con interlinea generoso. Ricordatevi di quest’ultima indicazione, in quanto è possibile vedere dal link che vi diamo che gli ascendenti e discendenti possono avere bisogno di più del solito interlinea, ma il design un po’ eccentrico di questo tipo di carattere lo rende ancor più accattivante. Ecco dove potete trovarlo https://www.fontsquirrel.com/fonts/rosarivo
Per capire se il font è quello giusto devi provare!
L’effetto che otterrai dall’utilizzo di questi fonts sarà oscuro fino a quando non li proverai su porzioni di testo, magari testandone diversi su una serie di pagine. C’è un aspetto da ricordare: la buona o pessima performance che ci può dare un font dipende anche dal programma che stiamo utilizzando. Ci è già capitato che un font utilizzato con word si comportasse in modo strano, ma utilizzando Indesign tutto tornava perfetto. In conclusione, i cinque font che abbiamo visto insieme sono tutti free, quindi davvero in questo caso bisogna dirlo: provare non costa nulla, se non un poco del tuo tempo.