Per riuscire a scovare la persona che fa per te serve molta pazienza: diamo alcune linee guida per facilitare la ricerca.
Stai affrontando un progetto di scrittura e hai necessità di trovare un buon editore: come fare? Partiamo da un presupposto: la ricerca di un editore non è affatto facile. Se poi lo cerchiamo gratis, allora diventa ancora più difficile. Il mondo dell’editoria è una giungla intricatissima: è complicato capire come muoversi, se ti stai affidando alla persona giusta o se stai firmando il contratto più vantaggioso. Nel nostro articolo ci soffermeremo più sul rapporto scrittore – editore, sia dal punto di vista professionale che personale. Vediamo dunque le nostre linee guida per affrontare insieme a questa figura un progetto editoriale.
Innanzitutto dobbiamo avere chiari i nostri obiettivi: questo è fondamentale per sapere qual è l’aiuto che stiamo cercando. Una scelta di questo tipo dipende molto dal tipo di scrittura che stiamo andando a maneggiare: l’editore dovrà avere specifiche esperienze in tal senso, per questo non ci sono criteri generali che fanno propendere per uno o per l’altro. Bisogna necessariamente vedere caso per caso. Facciamo un esempio concreto: circa un anno fa Tim Ferriss, giornalista del New York Times e autore pluripremiato per il best seller “Quattro ore alla settimana”, ha creato un questionario con lo scopo di trovare il miglior editore per i suoi progetti di scrittura. La necessità pratica di Ferriss era quella di trovare una figura che potesse gestire il suo blog personale: avere un contenitore dove poter veicolare i propri contenuti è fondamentale, soprattutto nel caso in oggetto. Infatti il giornalista americano aveva questo blog letto da milioni di persone, piattaforma ideale per incoraggiare il maggior numero di utenti ad acquistare libri di autori indipendenti rispetto al circuito delle librerie tradizionali. E così Ferriss si è messo a cercare un editore che lo aiutasse a gestire il blog. Ma questo è solo un esempio.
Sintetizzando: per trovare il tuo editore ideale devi avere ben chiari quali sono i tuoi obiettivi e che tipo di scrittura si sta andando a toccare.
Quali compiti affidare al tuo editore?
Bisogna aver chiare le attività e mansioni che si vogliono affidare all’editore. Per quanto si possa desiderare un tuttofare versatile (e lo stesso editore potrebbe ambire ad esserlo), questa aspettativa non sempre corrisponde a realtà. Anzi, il nostro consiglio è di fare una lista preliminare in cui vengano indicati i tre compiti essenziali richiesti all’editore. Questo non solo ti aiuterà a trovare il profilo di cui avrete bisogno, ma soprattutto eviterà pasticci in corso d’opera. Certo è però che nel corso del tempo sono nate sempre più figure con competenze diversificate: questo perché il mercato impone agli editori di aggiornarsi continuamente, specialmente in ambito “indie”, dove saper utilizzare bene i social media è tanto importante quanto le competenze tecniche di scrittura. Quindi è necessario che il nostro editore abbia almeno un po’ di dimestichezza con queste abilità “non tradizionali” ma che hanno a che fare trasversalmente con l’editing del testo. Prendiamo di nuovo il caso di Ferriss: l’autore stava cercando una figura che fosse in grado di gestire più progetti, con capacità di sviluppo editing, con forti qualità di scrittura, che sapesse lavorare con delle scadenze, che avesse familiarità con WordPress e che interagisse al meglio nelle dinamiche di gruppo. Insomma, ha redatto un elenco di competenze. Ed è quello che devi fare anche tu, prendendo magari come spunto le skills richieste da Ferriss.
Valutare le competenze di un editore attraverso una serie di “prove”
Si, magari l’editore con cui ti sei messo in contatto sembra avere tutte le competenze che hai richiesto, ma prima di iniziare definitivamente il lavoro è forse meglio “testarlo” attraverso una serie di prove, come ad esempio alcuni scritti (per capire il suo reale livello di scrittura) oppure il suo background a proposito di social network. Se stai cercando una figura che gestisca in toto il tuo progetto è bene sapere in anticipo quali software utilizza per l’organizzazione del lavoro: ci riferiamo a programmi tipo Trello, Google Docs e Google Fogli (questo vi dà anche la misura della sua esperienza “sul campo”). Fai un vero e proprio test a quello che sta per diventare il tuo editore: solo così sarai certo di aver affidato il tuo progetto alla persona giusta!
Trovare l’editore giusto significa anche trovare la persona giusta
Non devi sottovalutare l’importanza di sviluppare un buon rapporto con il tuo editore: per questo una comunicazione quotidiana e chiara è fondamentale per capire se si sta lavorando verso gli stessi obbiettivi. Considera che lo scambio di punti di vista avverrà perlopiù attraverso mail e quindi con una comunicazione scritta da cui dovrai capire se tu e il tuo interlocutore (che magari scriverà a centinaia di km di distanza) siete sulla stessa lunghezza d’onda. Non è facile, l’unico consiglio che ci sentiamo di dare in tal senso è essere sempre sé stessi: le possibilità di trovare la persona che fa al tuo caso aumentano se sarai trasparente con essa fin da subito.
Prima di iniziare definitivamente un progetto dando le chiavi in mano ad una figura che avete trovato dopo una ricerca accurata, è necessario comunque attenersi a questi passaggi: ci vuole chiarezza d’intenti innanzitutto, capire se le competenze sono quelle che stai effettivamente cercando e infine stabilire un contatto trasparente. La raccolta e l’organizzazione di queste info contribuirà in maniera decisiva a creare un prodotto migliore e a valutare eventualmente anche delle modifiche in corso d’opera se le esigenze del progetto col passare del tempo sono diventate altre. Sei tu il project manager del tuo libro ed è meglio sapere fin dall’inizio come lavoreranno i tuoi collaboratori no?