Se stai cercando di usare InDesign, prima o poi, dovrai anche inserire immagini all’interno del documento. Anche se può sembrare un procedimento piuttosto banale, l’importazione delle immagini su InDesign, può lasciare largo spazio a errori banali. Molto spesso infatti la funzione più usata è il trascinamento. Trascinare un immagine, o ancora un elemento grafico, all’interno di InDesign non è un’operazione del tutto corretta infatti. Il comando che dovresti usare per inserire le tue immagini su InDesign è il Comando Inserisci. Ci sono diversi altri metodi sbagliati che non ti consiglio di utilizzare, nei paragrafi qui di seguito scoprirai bene il come ed il perchè, ma prima di farlo voglio raccontarti una storia che potrà aiutarti meglio a comprendere perchè dovresti utilizzare la tecnica che sto per descriverti. Molto spesso mi capita di collaborare, per semplici lezioni via skype oppure per via di corsi. Una delle interessanti features della Creative Suite è sicuramente quella di poter copiare ed incollare da un software all’altro. Tale funzione è sempre più spesso “amata”, come sinonimo di velocità e comodità nello spostare gli elementi da un documento all’altro. Questo purtroppo non vuol dire che devi e puoi farlo. Le immagini vettoriali sono create in Illustrator e quelle raster in Photoshop. Devi cercare di mantenere il pieno controllo di queste. Mantenere le due grafiche separate ti permetterà di aggiornare i file all’occorrenza. Puoi controllare tutti i tuoi collegamenti tramite il pannello collegamenti di InDesign, andando su Finestra> Collegamenti.
Inserire (importare) elementi grafici
Il comando Inserisci è il metodo principale utilizzato per inserire elementi grafici in InDesign in quanto offre il livello massimo di supporto in termini di risoluzione, formati file, file INDD e PDF a più pagine e colore. L’inserimento di elementi grafici è anche detto importazione di immagini einserimento di grafica. Per i documenti in cui le caratteristiche offerte dal comando Inserisci non sono fondamentali, potete importare un elemento grafico in InDesign tramite copia/incolla. Tuttavia, il comando Incolla incorpora un elemento grafico in un documento senza collegamento al file grafico originale; non viene visualizzato nel pannello Collegamenti e non potete quindi aggiornare l’elemento grafico dal file originale. Se incollate un elemento grafico di Illustrator in InDesign, potrete modificarne i tracciati direttamente in InDesign. Consultate Importazione di grafica di Adobe Illustrator. Le opzioni disponibili per l’inserimento di file grafici dipendono dal tipo di grafica e appaiono quando selezionate Mostra opzioni di importazione nella finestra di dialogo Inserisci. Se non è selezionata l’opzione Mostra opzioni di importazione, vengono applicate automaticamente le impostazioni predefinite o le ultime impostazioni usate per inserire un file grafico dello stesso tipo. Fonte: Adobe
Scegliere Il Formato Esatto: Bitmap o Vettoriale?
Prima di importare le immagini su Indesign è bene sapere quale sia il formato migliore per importare le immagini. La distinzione qui va fatta fra due principali formati:
- Bitmap (.bmp, .pcx, .tiff, .png, .gif, jpg, .psd)
- Vettoriale (.eps e .ai)
Voglio farti capire solo qual è la differenza sostanziale. Si tratta infatti della “scalabilità”. Per le immagini vettoriali questa è praticamente infinita, nel senso che, se ingrandisci la tua immagine questa non perderà la sua risoluzione. Il comportamento è del tutto differente per le immagini Bitmap (o a mappa di bit). Infatti qui la risoluzione è ben definita e quindi per capire se tale immagine posso stamparla devo fare una serie di attente valutazioni.
Risoluzione Delle Immagini: Quali Sono Le Regole Da Sapere Per Non Avere Problemi In Fase Di Stampa
La risoluzione indica il grado di qualità di un’immagine. Generalmente si usa questo termine riguardo a immagini digitali, ma anche una qualunque fotografia ha una certa risoluzione. Nelle immagini su carta, la risoluzione indica la densità dei punti dot elementari, che formano l’immagine rapportata ad una dimensione lineare (ad esempio punti/cm o punti/pollice). Lo schermo di un computer non può mostrare linee o disegni, ma soltanto punti; se questi sono sufficientemente piccoli, tali da essere più piccoli della risoluzione percepita dall’occhio umano, l’osservatore ha l’impressione di vedere linee anziché punti allineati, e disegni anziché ammassi di puntini distinti.
Pixel e Dot
Quando si parla di dpi, dunque si parla di questioni relative alla riproduzione su supporto (stampa su carta, riproduzioni su monitor, ecc.). Per pixel invece si intende più propriamente l’aspetto software del punto d’immagine, deldot. Si tratta in altri termini del contenuto informativo del dot che può avere diverse modalità di composizione: RGB a 24 bit, CMYK a 32 bit, RGB 32 bit con 1 canale trasparenza, RGB a 48 bit, ecc. Questo definisce la profondità colore ed il metodo di composizione dei dati del pixel. Volendo quindi esprimere la risoluzione in ppi (pixel per inch) di un’immagine fisicamente riprodotta, o scansionata, occorre sempre riferirsi alla dimensione fisica lineare dello schermo o del supporto cartaceo, o, ancora, del sensore dello scanner.
Per queste immagini vale la regola dei 300 ppi. Cioè del 300 punti per pollice. Cosa vuol dire? Vuol dire che per ottenere un risultato valido in fase di stampa la risoluzione deve aggirarsi intorno a questo valore. Ma se la mia immagine ha una risoluzione più bassa, che faccio non la stampo? La risposta è: dipende. Dipende infatti dalla risoluzione. Se è troppo bassa allora non puoi stamparla altrimenti sì. Sono un po’ generico? Hai ragione. Vediamo di capirlo con questa breve tabella.
Risoluzione Iniziale | Riduzione | Risoluzione Finale |
150 | 1 volta | 300 |
72 | 4 volte | 288 |
Cosa vuol dire riduzione? Quel valore simboleggia il numero di volte che devi rimpicciolire la tua immagine per renderla stampabile. Infatti se diminuisci la grandezza dell’immagine questa acquista risoluzione. Ragionando in questo senso puoi stampare anche le immagini prese in giro per il web.
Come Importare Le Immagini Su Indesign
Importare le immagini su Indesign è molto semplice puoi copiarle e incollarle, trascinarle ed inserirle. Il metodo che preferisco? Certamente l’ultimo di questi. Per inserire un immagine su Indesign segui questi passaggi.
- Con lo strumento di selezione (il puntatore nero) procedi deselezionando tutti gli oggetti che potresti aver selezionato cliccando in una parte vuota del tuo spazio di lavoro. In questa maniera sarai sicuro di non interagire con oggetti che non interessano l’importazione dell’immagine.
- Vai su File> Inserisci oppure esegui la combinazione di tasti Ctrl o Cmd + E.
- Seleziona l’immagine oppure la serie di immagini che ti interessano e poi, prima di cliccare su Apri, seleziona la casella Mostra Opzioni d’Importazione.
- Avendo selezionato questa casella InDesign Aprirà la finestra d’importazione dell’immagine.
- Puoi scegliere le impostazioni che ti interessano da applicare all’immagine. Come ad esempio quello di applicare un tracciato di ritaglio precedentemente fatto con Photoshop. Ora clicca su Ok.
- A questo il cursore sarà sostituito da un cursore che si chiama “cursore di grafica caricata” e tu potrai inserire la tua immagine dove meglio credi.
Conclusioni
Prova, sperimenta, sporcati le mani. Credo che articoli come questo siano perfetti per scoprire passo passo le funzionalità di questo programma, ma ciò che più ti permetterà di raggiungere l’obiettivo è la pratica. Familiarizza con tutti gli strumenti e non ti stancare mai di imparare e sopratutto non ti lasciare abbattere dalle difficoltà e da chi ti dice che non fa per te.
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