In questo articolo David Moretti, Art Director Wired Italia, ti spiega il suo punto di vista in merito a quello che riguarda il futuro delle riviste digitali.
In questo articolo trovi qualche piccolo estratto dell’ intervento di David all’interno della scuola.
Chi è David Moretti?
David Moretti: “Ciao a tutti, io sono un Magazine Designer, attualmente sono in forza presso Wired. Attualmente mi sto occupando, per la mia casa editrice che è Condè Nast, di tenermi in contatto, per quanto riguarda lo sviluppo su Tablet della versione digitale. Sostanzialmente io mi occupo di trovare un supporto visivo a quelle che sono le storie che raccontiamo ogni mese all’interno dei numeri della rivista.”
Che Tipo Di Attività Svolgi? Cosa Fai Attivamente Tutti I Giorni?
David Moretti: “Io sono responsabile di un dipartimento abbastanza complesso che va dal Photo Editing e il Photo Resource, al dipartimento di grafici fino ad arrivare agli illustratori.
Normalmente lavoriamo con una serie di riunioni che ci permettono di programmare il lavoro dei numeri della rivista.”
Durante questo evento David ha avuto modo anche di raccontare a tutti gli studenti della scuola di digital publishing quali sono state le modalità che hanno portato allo sviluppo della rivista digitale di Wired America. In particolare David si è concentrato nel raccontare la storia di Scott Dadich, ex Art Director di Wired Usa ora Vice-Presidente Di Condè Nast e del dipartimento di Digital Publishing Di Adobe.
La Storia Di Wired per iPad e di Scott Dadich
David Moretti: “Nel 2009 avevamo iniziato una collaborazione con la redazione americana per cercare di stare al passo con una serie di studi che loro (la redazione americana) stavano facendo. Con l’avvento del nuovo iPad, che nessuno ancora conosceva, perchè sarebbe arrivato solo nei primi mesi del 2010, Scott Dadich (da solo) decise di iniziare a pensare ad una rivista che potesse sfruttare al massimo le potenzialità di un device, che allora però era solo “raccontato”. Scott ha la fortuna di essere molto amico di Jeremy Clark, che è a capo del dipartimento interattivo Adobe. In più l’ufficio di Adobe e la redazione di Wired America distano poche centinaia di metri l’una dall’altra.
Così ogni mattina Scott senza nessun tipo d’incarico di Wired che della casa editrice Condè Nast, inizia a pensare insieme a Jeremy “come fare” come progettare. Io così ho la possibilità di vedere un numero di Wired, completamente interattivo ma completamente fatto in Flash! Così quando esce la notizia dell’ iPad, questa cosa crea non pochi problemi, perchè come noi tutti sappiamo l’iPad non supporta Flash. Così in pochi mesi Scott e Jeremy si rimettono al lavoro per realizzare quello che sarà il primo beta di Wired Magazine per iPad.”
Il Futuro Delle Riviste Digitali Secondo David Moretti?
David Moretti: “La risposta è semplice purtroppo la tecnologia impone talmente tanti cambiamenti rapidi che il cambiamento è davvero l’unica costante. E’ impossibile attenderci un modello stabile che ci possa garantire una certa stabilità dal punto di vista del lavoro. Purtroppo l’evoluzione della tecnologia ci impone sempre il cambiamento. Non ci si ferma mai.
Secondo me quello a cui stiamo assistendo è che ormai non si lavora più su un concetto di Magazine, di Rivista, di Brand ma più su un concetto di Canali. Il punto è che, sopratutto in Italia, viviamo un clima di sfiducia grandissimo. Il problema grosso è che non ci sono più editori ci sono prevalentemente interessi economici, chi gestisce l’editoria non è naturalmente un editore. Per cui quello che conta sono sempre i guadagni, i numeri le vendite. Quindi non c’è più una cura, a nessuno frega di fare il medium perfetto. A nessuno frega più dell’ esperienza. Per cui, ed io e te Marco ne avevamo discusso già qualche tempo fa, se io prendo un PDF digitalizzato e lo metto in un Tablet così com’è, forse, sto sbagliando qualcosa.”
Un grazie speciale va a David Moretti che si è prestato con grande pazienza a quasi un ora evento dal vivo. Puoi seguire David Moretti su Twitter @davoelmoro.