Come Devo Gestire Il Testo Su Indesign? Come Funziona Il Pannello Carattere? Queste forse sono le domande che probabilmente ti sei fatto quando hai iniziato ad usare Indesign. Magari insieme ad un:”Non ci capirò un cazzo!”. Ma non ti preoccupare ci sono passato anche io. Oggi voglio spiegarti come funziona il Pannello Carattere. Prima di capire come funziona però devi tenerti a mente un paio di cosette che qui sotto ti ho riassunto. Ti serviranno se vorrai usare il testo in maniera davvero professionale.
Se vuoi davvero capire come si usa InDesign per impaginare ti consiglio di scaricare la mia guida gratuita da qui.
Tramite il Pannello Carattere puoi fare tutte le tue scelte di composizione del testo. Puoi accedere al pannello Carattere tramite il Menù Testo>Finestra Testo – Tabelle Carattere. Puoi anche usare i tasti di scelta rapida Ctrl o Cmd + T.
Il Carattere: quello che devi sapere
In tipografia e in informatica il tipo di carattere o font è un insieme di caratteri tipografici caratterizzati e accomunati da un certo stile grafico o intesi per svolgere una data funzione.
Il comune termine inglese font proviene dal francese medioevale fonte, ovvero «(qualcosa che è stato) fuso» (dal latino fundere), in riferimento ai caratteri mobili prodotti per la stampa tipografica, ottenuti versando il metallo fuso nella forma contenente la matrice del singolo carattere. Un tipo di carattere consiste di una serie di glifi (immagini) rappresentanti i caratteri appartenenti ad un particolare insieme in uno stile o disegno particolare.
Caratteristiche dei tipi di carattere
Parti tipografiche dei caratteri
- altezza della x
- altezza massima
- apice
- linea di base
- tratto ascendente
- incrocio
- asta vericale
- grazia
- gamba
- occhiello
- spaziatura
- collo
- occhiello
- orecchio
- cravatta
- asta orizzontale
- braccio
- asta verticale
- altezza della maiuscola
- tratto discendente.
Dimensioni
La maggior parte dei modi di scrittura condividono la nozione di una linea di base: una linea orizzontale immaginaria su cui si appoggiano i caratteri. Talvolta parte dei glifi, la parte discendente, cresce al di sotto della linea base. Similmente, la distanza tra la linea base e la cima del glifo più alto è chiamata ascesa. L’ascesa e la discesa non necessariamente includono lo spazio occupato da accenti o altri segni diacritici.
Nelle scritture latina, greca e cirillica, la distanza fra la linea base e la cima di un normale carattere minuscolo è chiamata occhio medio. La parte di glifo al di sopra è l’ascendente. L’altezza dell’ascendente può avere un effetto sostanziale sulla leggibilità e l’aspetto di un carattere. Il rapporto fra l’occhio medio e l’ascesa è spesso utilizzata per classificare i caratteri tipografici.
Minuscole: l’altezza delle minuscole è misurata sulla lettera x. Infatti le lettere tonde tendono ad avere dimensioni più grandi delle lettere lineari, per applicare una correzione ottica senza la quale apparirebbero al lettore più piccole delle altre.
Maiuscole: è l’altezza misurata sulle lettere maiuscole, solitamente sulla E, sempre per problemi legati alla correzione ottica.
Ascendenti: l’altezza delle lettere minuscole quali l e f ad esempio, è più grande di quella delle altre lettere minuscole, e, di norma, anche delle lettere maiuscole.
Allineamento: è la somma della distanza tra la linea dell’ascendente e la linea di delimitazione del corpo superiore e la linea del discendente e la linea di delimitazione del corpo inferiore. In pratica è la distanza verticale minima dei caratteri.
Apertura
L’andamento delle aste curve aperte di caratteri come la C, c, S, s, a, e e così via, è definito apertura. Alcuni caratteri come l’Helvetica o il Bodoni sono caratterizzati da aperture più ridotte, mentre il Bembo, il Centaur o il Rotis possiedono aperture più ampie.
Crenatura
La crenatura, in inglese kerning, indica la riduzione dello spazio in eccesso tra le due lettere, allo scopo di eliminare spazi bianchi antiestetici e dare un aspetto più omogeneo al testo. Un esempio dove spesso si attua la crenatura è quello di avvicinare le due lettere a bracci obliqui A e V. Può comunque avvenire tra lettere curve come O e C.
Peso
Il peso è il rapporto tra area inchiostrata ed area in bianco della serie di caratteri, o meglio lo spessore dei tratti che lo compongono indipendentemente dalla sua dimensione.
Grazie
Si possono suddividere i tipi di carattere in due categorie principali: con o senza grazie (note anche con l’inglese serif). I caratteri graziati hanno delle particolari terminazioni alla fine dei tratti delle lettere. L’uso delle grazie deriva dai caratteri lapidari romani, dove era molto difficile scalpellare nel marmo angoli di novanta gradi necessari a terminare le aste.
L’industria tipografica si riferisce ai tipi di carattere senza grazie come bastoni, lineari, sans-serif (dal francese sans, “senza”) o anche grotesque (in tedesco grotesk).
Esiste una grande varietà sia fra i tipi di carattere graziati che fra i bastoni; entrambi i gruppi contengono tipi progettati per testi lunghi e altri intesi per scopi principalmente decorativi. La presenza o l’assenza di grazie è solo uno dei molti fattori nella scelta di un tipo.
I caratteri con grazie sono generalmente considerati più facili da leggere in lunghi passaggi che quelli senza. Gli studi al riguardo sono ambigui e suggeriscono che la maggior parte dell’effetto sia dovuta solo ad una maggiore familiarità ai caratteri con grazie. Come regola generale, i lavori stampati come libri e giornali usano quasi sempre caratteri graziati, almeno per il corpo del testo. I siti Web non sono obbligati a specificare un tipo di carattere e possono semplicemente rispettare le preferenze dell’utente. Fra i siti che specificano il carattere, la maggior parte utilizzano un tipo di carattere non graziato moderno quale il Verdana dato che è opinione comune che, diversamente dal materiale stampato, sullo schermo del computer i caratteri senza grazie siano di migliore leggibilità a causa della loro minore risoluzione.
Proporzionalità
Un carattere tipografico che mostri glifi di larghezza variabile è detto proporzionale mentre un carattere tipografico che possieda glifi con larghezza fissa è detto non proporzionale (o monospace o a larghezza fissa): ad esempio nei caratteri proporzionali la “w” e la “m” sono della stessa larghezza mentre la “i” è più stretta.
I caratteri proporzionali sono generalmente considerati più attraenti e più facili da leggere e sono quindi i più comunemente utilizzati in materiale stampato pubblicato professionalmente. Per la stessa ragione, sono tipicamente utilizzati anche nelle interfacce grafiche delle applicazioni per computer. Molti caratteri proporzionali contengono cifre di larghezza fissa in modo che le colonne di numeri possano essere allineate.
I primi caratteri monospazio sono stati creati per le stampanti, in quanto lo spostamento da un carattere all’altro era sempre della stessa larghezza. L’utilizzo dei caratteri a larghezza fissa continuò nei primi computer che potevano visualizzare un solo tipo di carattere. Comunque, anche se i moderni PC possono mostrare qualsiasi carattere, i caratteri monospazio vengono ancora usati nella programmazione, l’emulazione di terminale e per la stampa di dati incolonnati dei documenti di solo testo. Esempi di tipi di carattere monospazio sono l’Andale Mono, il Courier, il Prestige Elite, il Monaco e l’OCR-B. I caratteri non proporzionali sono considerati migliori per alcune applicazioni, dato che si allineano in colonne ordinate.
L’arte ASCII necessita di caratteri non proporzionali per essere vista correttamente. In una pagina Web, i caratteri non proporzionali possono essere introdotti tra i tag . In LATEX si usa il comando \texttt{} per scrivere caratteri non proporzionali.
I redattori leggono i manoscritti in caratteri a larghezza fissa. Sono più semplici da correggere ed è considerato scortese inviare un manoscritto scritto con un carattere proporzionale.
Aspetto legale dei caratteri
La legge degli Stati Uniti non consente il diritto d’autore sul disegno dei caratteri, mentre permette l’ottenimento di un brevetto su disegni particolarmente originali. I caratteri in formato informatico spesso diventano soggetti a diritto d’autore in quanto programmi per computer. Il nome del disegno può essere registrato quale marchio registrato. Come risultato di queste diverse protezioni legali, spesso lo stesso disegno è fornito sotto nomi e implementazioni diverse.
Alcuni elementi dei meccanismi software impiegati per la visualizzazione hanno brevetti software associati. In particolare, Apple Computer ha brevettato alcuni degli algoritmi di hinting relativi a TrueType obbligando alternative open source quali FreeType ad utilizzare algoritmi diversi.
I Caratteri Digitali: I Font e La Loro Gestione Con I Programmi Di Desktop Publishing
Con l’arrivo del desktop publishing le modalità d’uso dei caratteri sono cambiate radicalmente. Oggi i caratteri sono completamente digitalizzati. Qui di seguito ti fornisco un paio di nozioni chiave che devi sapere se vuoi imparare a gestire i tuoi font al meglio.
Le tipologie di Font
True Type
Queste font sono costituite da un unico file che raggruppa sia le informazioni necessarie alla rappresentazione video, sia quelle che servono per la stampa
Multiple Master e True Type GX
Queste font permettono l’emulazione a video e l’emulazione in fase di stampa in caso di font mancanti. Questo gli è permesso perché tali font possiedono un maggior numero di segni grafici e hanno la possibilità di modificare alcune caratteristiche degli alfabeti
Open Type
Anche queste font sono composte da un unico file. Possono essere usate sia su Apple che su Windows. E possiedono una serie di vantaggi:
- Miglior supporto tra le lingue
- Possono contenere più di 65.000 segni alfabetici
- possiedono diversi spessori per le aste per diverse grandezze di corpo per la stampa
I Programmi Per La Gestione Dei Font
Usare un programma per la gestione dei tuoi font è vantaggioso perché ti permette di fare consumare meno risorse al tuo computer.
Ma come funzionano questi programmi?
In pratica è come se tenessero archiviati i tuoi font. In questa maniera non consumeranno risorse all’interno del tuo computer. Sarai tu ad attivarli sono nel momento in cui ti servono.
Questo è un meccanismo molto usato, che funziona, se tu però ti ricordi di disattivare i font una volta che hai terminato di utilizzarli.
I Programmi Che Ti Consiglio Di Usare
Per utenti Apple
FontExplorer X è il programma sviluppato dalla Linotype. Puoi avere una versione Pro e una Server.
Per maggiori informazioni visita il sito: http://www.fontexplorerx.com/home/
Per utenti Windows
SuitCaseFusion funziona anche su Apple ma è secondo me l’unico valido strumento per la gestione dei font su Windows.
Per maggiori informazioni visita il sito: http://www.extensis.com/en/products/suitcasefusion3/overview.jsp
Font e Tipi Di Stile
Il metodo più diretto per scegliere un font su Indesign è quello scorrere tutto il Menù a tendina chiamato Font all’interno del pannello Carattere. Questo metodo ti potrà tornare utile quando sarai indeciso nel cercare un carattere che ti soddisfi pienamente. Tuttavia però non sempre avrai questo problema e molto spesso ti capiterà di conoscere il nome preciso del carattere di cui disponi.
Facendo doppio clic sul nome, Indesign, selezionerà il nome del carattere. In quel momento potrai iniziare a digitare il nome del carattere che stai cercando. Mentre digiti il nome del carattere potrai notare che Indesign restringerà la ricerca sempre di più.
Ho cambiato stile di font e adesso è successo un casino…
Quando modifichi il Font dal pannello Carattere c’è la possibilità che questo non corrisponda al momento di un cambio. Mi spiego meglio. Se nella fase inziale del tuo progetto scegli un font come il Garamond che ha uno stile di testo semi-bold e poi lo modifichi con un Arial scoprirai che non possiede lo stesso stile incorporato. Di conseguenza la composizione del tuo testo cambierà radicalmente.
Puoi risolvere questo problema cercando il font dal Menù testo. Tramite il quale vedrai i font disponibili con i relativi stili indicati.
Dimensione e Interlinea del Carattere
Dimesione
Indesign ti offre diversi modi per ridimensione il tuo carattere:
- Puoi selezionare la dimensione direttamente dal pannello carattere
- Fare clic sulla dimensione del testo che hai settato in questo momento e poi inserire il valore che desideri
- Puoi selezionare le dimensioni direttamente dal menu di testo che possiede le stesse caratteristiche del pannello carattere
Interlinea
L’interlinea è lo spazio verticale che esiste tra una linea di testo e l’altra. Indesign ti permette di modificarla in due modi:
- Selezionare un valore specifico dal pannello carattere. Se selezioni Automatico il valore d’Interlinea viene settato in base alle condizioni di quel paragrafo specifico.
- Fare doppio clic sul valore di interlinea e digitare a mano il valore.
Controllo Della Spaziatura Tra Le Lettere
Su Indesign ci sono due modi per controllare la spaziatura tra le lettere:
- La crenatura
- Il tracking
La crenatura
La crenatura è lo spazio che esiste tra una lettere ed un’altra. Studiato in modo tale da renderne più piacevole la lettura.
Chi crea un font ha la possibilità di inserire coppie di lettere in maniera tale da raffinare meglio la crenatura. In questa maniera se selezioni Metrica Predefinita nell’ opzione Crenatura potrai ottenere i risultati migliori. Questo però è un discorso cha varia da font a font. In sostanza se possiedi dei font professionali, comprati, avrai più possibilità di fare questo discorso. La stessa cosa non vale sui font scaricati gratuitamente in giro per la rete.
Tuttavia nell’opzione Crenatura puoi selezionare Ottica. In questa maniera Indesign regolerà automaticamente in base all’aspetto visivo delle lettere.
Chiaramente puoi eseguire la crenatura manuale delle lettere. Posizionati con il cursore di testo tra una lettera e l’altra e poi muoviti in uno di questi modi:
- Seleziona un valore dal menù Crenatura
- Fai doppio clic su valore impostato ora e inseriscine uno nuovo
Il Tracking (Avvicinamento)
La differenza tra il Tracking e la Crenatura può non sembrarti chiara. Puoi limitarti a capire che il Tracking puoi utilizzarlo per controllare la dimensione del testo. La quantità del Tracking dipende da come vuoi che appaia il testo. Se ci sono grossi spazi vuoti oppure c’è poco spazio, puoi modificare il valore del Tracking.
Chi impagina giornali o magazine molto spesso utilizza questa funzione. Ricordati però di usarla con moderazione, solo così, sarà poco evidente.
Modificare Lo Spessore Del Carattere, Modificare Altezza Del Carattere e Inclinare Il Testo Su Indesign
Per modificare la scala orizzontale o verticale del carattere oppure per inclinarlo fai semplicemente clic su campo relativo nel pannello Carattere. A questo punto non ti resta che inserire il valore desiderato.
L’impostazione Italico determina l’angolo d’inclinazione: Se utilizzi un valore positivo il testo verrà inclinato verso sinistra se invece utilizzi un valore positivo verso destra.
Spostare La Linea Di Base
Nel corso del tua carriera ti capiterà di dover spostare la linea di base. Ovvero spostare un determinato carattere sopra o sotto la linea della riga di testo. Questo meccanismo viene applicato normalmente quando si deve ad esempio scrivere una frazione. Se ti serve modificare la linea di base del tuo documento allora prosegui come ti descrivi qui sotto:
- Fai doppio clic sul valore corrente, normalmente pari a 0, e inseriscine uno nuovo
- Fai doppio clic sul valore corrente e pio muovi le freccette fino a quando non ottieni il valore che desideri
- Fai l’operazione descritta nel punto due tenendo premuto il tasto Maiusc. Otterrai un incremento maggiore dei valori.
La Scelta Della Lingua
Se utilizzi il menù lingua dal pannello carattere avrai modo di modificare la lingua del tuo testo. Questa è una funzione che può tornarti utile quando ad esempio hai un brano totalmente in italiano ma magari hai anche un piccolo testo in inglese.
Il Menù Del Pannello Carattere
Le voci del pannello carattere avranno i seguenti effetti sul tuo testo:
- Tutte Maiuscole: trasforma il testo che hai selezionato tutto in maiuscolo
- Maiuscoletto: trasforma il testo che hai selezionato in un maiuscolo però più piccolo. Per maggiori info sul maiuscoletto clicca qui
- Apice, Pedice, Sottolineato e Barrato: significano proprio quello che c’è scritto
- Legature: sono quei caratteri che si leggono come due distinti ma che sono stampati come uno singolo, ad esempio la doppia f (ff). Indesign nel fare questo processo da prima un’occhiata al carattere guardando se esistono legature proprie del carattere altrimenti le interpreta
- Non dividere: fa in modo che il testo che hai selezionato non si interrompa alla fine della riga
Fonti: Wikipedia (Caratteristiche dei tipi di carattere)